Ho scelto per comodità e dovere di sintesi di denominare questa casa con il nome più famoso al grande pubblico, ma in realtà avrei dovuto suddividerla cronologicamente e territorialmente in Berliner, Victor, Gramophone&Typewriter, The Gramophone Co., His master Voice (con le rispettive succursali estere denominate “La Voce del padrone, La voix de son maitre, La voz de su Amo, Die Stimme seines Herrn etc.), EMI. Infatti tutte queste marche fanno capo, in periodi diversi ed in zone diverse, allo stesso ceppo di provenienza ed almeno nei primi decenni ad una struttura in parte comune o strettamente collegata.

Dall’inizio del ventesimo secolo fino agli anni ’30 questo gruppo monopolizzava e dominava a livello mondiale con una schiacciante superiorità sia il mercato della machine sonore che quello del disco, osteggiato solo pallidamente da poche altre case. Una trattazione dettagliata e documentata della storia del gruppo, potrebbe da se costituire un argomento talmente vasto ed avvincente da considerarsi un capitolo a se della storia della registrazione e della musica del ventesimo secolo. Quindi qui di seguito traccerò velocemente solo alcune tappe: 1890 Emile Berliner inventa il Grammofono, che si differenzia totalmente rispetto ai contemporanei (anzi precedenti) fonografi sia per la tecnica di incisione, che per il concetto meccanico, che per la tipologia e natura dei supporti musicali. 1895 Emile Berliner si affida a Eldridge Johnson, il titolare di una piccola casa di costruzioni meccaniche, per risolvere i problemi meccanici che ostacolano la sua idea di macchina parlante.