Questa gloriosa ed importante casa fu fondata a Milano all’inizio degli anni ’30 da un brillante ingegnere italiano, John Geloso. Dopo diverse esperienze lavorative in Italia, anche di carattere imprenditoriale, nel 1920 emigro’ negli Stati Uniti dove entro’ a far parte della Pilot Electric Manifacturing di New York, e si distinse per i suoi brillanti sviluppi e brevetti soprattutto nel campo dell’allora nascente televisione. Nel 1931, anche a seguito della crisi del 1929, rientro’ in Italia, e seguendo il consiglio di Viotti, un commerciante di materiale meccanico ed elettrico, fondo’ a Milano la Geloso S.A., per fare fronte alla necessità di componenti elettrici ed elettronici, allora molto difficili da reperire. Chiunque in Italia desiderasse cimentarsi nella nuova nascente tecnica radioelettronica, trovava nei prodotti Geloso, qualsiasi cosa cercasse, una risposta alle proprie esigenze.
La genialità del fondatore si espresse già nei primi anni nel fornire sia prodotti finiti che scatole di montaggio, rendendo accessibile economicamente alla maggior parte degli appassionati la possibilità di autocostruirsi una radio, e soprattutto di impararne i segreti costruttivi. Altrettanto geniale ed importante fu il divulgare fin dai primi anni una fonte importantissima di informazione e di scuola, che avrebbe accompagnato diverse generazioni di tecnici e di riparatori: la pubblicazione dei famosi bollettini tecnici, protrattasi ininterrottamente fino alla morte di John Geloso, avvenuta nel 1969. La Geloso divenne nota per le sue radio, per i suoi trasmettitori, per i suoi amplificatori, che ancora oggi sono oggetti da collezione molto ambiti e ricercati e di cui l’Italia puo’ degnamente vantarsi. Una svolta importante si ebbe nel 1947, quando John Geloso conobbe l’ing. Castelli, che presentava alla fiera campionaria di Milano il prototipo autocostruito nella propria cantina di quello che quasi con certezza fu il primo registratore a filo prodotto in Italia. Questo apparecchio desto’ un enorme scalpore presso il pubblico, che non aveva mai visto (tranne alcuni addetti ai lavori) niente di simile, e come ricorda l’amico Ezio di Chiaro (che possiede l’unico registratore a filo della Castelli oggi sopravvissuto di quella prima serie di 20 esemplari), la gente faceva la coda per provare l’esperienza di poter registrare la propria voce. Questa primo contatto tra Geloso e Castelli sfocio’ in una fruttuosissima collaborazione tra le due aziende, che crearono apparecchi geniali ed economici e diedero la possibilità a tutte le famiglie italiane di avere in casa il proprio gioiellino, anzi il proprio “gelosino”, come veniva affettuosamente ormai chiamato da tutti. L’ingegner Geloso morì alla fine degli anni ’60, e da allora l’azienda, che già attraversava momenti economici burrascosi, non fu piu’ in grado di risollevarsi e chiuse i battenti nel 1972. Per maggiori ragguagli, foto ed informazioni, il sito http://www.geloso.net , curato da Paolo di Chiaro, Ezio di Chiaro ed altri validissimi collaboratori, è oggi il riferimento assoluto e piu’ completo disponibile sul web.