Nel corso del 1971, a seguito di numerose valutazioni di marketing e di richieste dal mercato, in ReVox nacque l’idea di sviluppare una nuova linea di apparecchi di grande prestigio da affiancare alla Serie 70 costituita dall’A77, A50 (rinominato più logicamente A78 dopo il primo restyling del 1971) e A76. Apparecchi eccellenti, rappresentavano alla fine degli anni Sessanta quanto di meglio si potesse comprare sul mercato, ma l’Alta Fedeltà in quegli anni era spinta da una evoluzione tecnologica e stilistica velocissima, grazie anche ai prodotti giapponesi. Quindi a distanza di soli 4 anni dalla Serie 70, che continuava in ogni caso ad essere un grande successo commerciale, c’era una evidente richiesta di qualcosa di ancora più avanzato e dall’aspetto più tecnologico. Da queste premesse nacque la Serie 700, composta dal registratore A700, dal sinto-preamplificatore A720 e dall’amplificatore finale A722.

Nel 1972, tra lo stabilimento di Regensdorf e quello di Löffingen, erano già stati prodotti, dopo cinque anni, quasi 120.000 A77, con enorme successo, e quindi il prodotto era giunto ad una fase di maturità che ne dimostrava la straordinaria validità progettuale e l’adeguatezza in moltissimi casi anche nell’impiego professionale. ReVox, con questa macchina eccellente si era costruita una reputazione granitica e godeva di un prestigio internazionale incontrastato. Le aspettative del mercato erano quindi altissime, ed i tempi erano pronti per stupire nuovamente la sua esigente clientela. Partendo da queste premesse, Guido Besimo inizio’ nei primi mesi del 1972 il progetto di una nuovo registratore senza compromessi, denominato A700, una macchina che doveva rappresentare il massimo della tecnologia di quel momento, e che potesse essere la base anche di una linea professionale di casa Studer. La differenza con l’A77 doveva essere tale da giustificare l’esistenza dei due prodotti, entrambi eccellenti, ma nello stesso tempo destinati a target ben diversi. Il risultato del geniale lavoro di Guido Besimo e del suo Staff sarà un registratore dalle funzionalità enormi e dalle caratteristiche semiprofessionali, caratterizzato da un’elettronica sorprendentemente raffinata e curata, e da una meccanica di livello talmente elevato da diventare la base di tutta una linea di prodotti professionali Studer, come l’A67, B67 e con opportuni aggiornamenti la successiva Serie A800. Si decise di costruire l’A700 a Regensdorf, in casa madre, utilizzando le linee dell’A77, che continuerà ad essere prodotto a Löffingen. I primi esemplari uscirono dalle linee di produzione nella seconda metà del 1973, e la produzione continuo’ fino al 1979, per un totale di quasi 22.000 esemplari. Willi Studer era particolarmente orgoglioso dell’A700, tanto da non volere che ne venisse venduta una versione 4 piste, ma solo quella a 2 piste, affinché la qualità della macchina non venisse limitata nemmeno minimamente dalle caratteristiche inferiori di questo formato. Al contrario il mercato, soprattutto quello americano, chiedeva fermamente anche il 4 piste. Vincenzo di Benedetto, preziosa memoria storica della ReVox e massimo esperto tecnico nella restaurazione dei suoi apparecchi, spesso mi raccontava divertendosi l’aneddoto che gli A700 4 piste venivano assemblati di nascosto specialmente nei fine settimana e all’insaputa di Willi Studer per evitarne le ire. Ecco una breve sunto di alcune tra le caratteristiche che fanno l’A700 il registratore piu’ raffinato e performante di tutta la gamma ReVox: • 3 Velocita, 9,5 – 19 – 38 cm/s, quarzate (nota bene, nel 1973!) con nuovo sistema di gestione tachimetrica del motore. • Comandi logici totalmente gestiti da microprocessore a larga scala di integrazione, con funzioni accessorie • Largo uso di circuiti integrati e circuitazione modulare su circuiti in vetronite doppio strato • Sistema doppio di compensazione delle tensioni nastro assistito da microprocessore • 4 canali in ingresso mixabili, ingresso RIAA fono, • VU meter di grandi dimensioni con indicatore di picco • Nuova struttura in pressofusione per il gruppo testine, con trasporto e guide estremamente raffinati, con possibilità di montare la quarta testina (per avere in lettura il 2/4 piste oppure per la sincronizzazione DIA). L’A700, (eccettuati in parte i tardivi registratori della Serie C, che sono pero’ di fatto più “Studer” che “ReVox”, ed hanno un ruolo marginale nella storia di ReVox) rappresenta la vetta assoluta di tutti i registratori della casa svizzera. Le sue qualità e le sue prestazioni, anche sonore, sono di una spanna sopra tutti gli altri apparecchi. Oggi è un registratore purtroppo sottovalutato, ancor più in Italia, anche per il fatto che le sue complessità e raffinatezze costruttive lo rendono restaurabile degnamente solo da persone veramente competenti. Nel corso della sua produzione ha avuto numerose modifiche e migliorie, che devono essere conosciute e rispettate per un degno ripristino delle sue funzionalità. Un A700 ben revisionato e calibrato regala grandi soddisfazioni, ed è un oggetto meraviglioso nella sua imponenza.